
Se chiudendo gli occhi immagini che la nascita del tuo bambino avverrà nell’acqua, puoi realizzare questo desiderio scegliendo di partorire in casa. La piscina verrà predisposta nelle settimane precedenti alla nascita e gonfiata al momento opportuno, in modo da poterti immergere da sola o insieme al tuo partner.
L’acqua rappresenta una grande risorsa che può essere utilizzata in qualsiasi momento del travaglio per favorire il rilassamento e come metodo di analgesia naturale. Se questo elemento ti sarà d’aiuto per assecondare le onde del travaglio e ti sentirai a tuo agio, potrai scegliere di dare alla luce il tuo bambino nell’acqua. Il parto in acqua, infatti, non solo non presenta rischi dal punto di vista igienico e respiratorio per il neonato, ma favorisce una transizione graduale alla vita extra-uterina, dal momento che il bambino passa dal liquido amniotico all’acqua per poi entrare subito in contatto con la mamma.
É necessario contattare le ostetriche preferibilmente entro la 28° settimana di gravidanza per fissare un colloquio informativo e programmare gli incontri.
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