
Per svariate ragioni alcuni bambini si posizionano con i piedini verso il basso all’interno dell’utero materno e scelgono di rimanere in questa posizione anche nel corso dell’ultimo trimestre di gravidanza. Se il vostro bambino non decidesse spontaneamente di assumere la posizione cefalica, più fisiologica per il parto, a partire dalla 32-33esima settimana di gravidanza è possibile favorire la sua rotazione attraverso tecniche dolci.
Il trattamento più utilizzato è la Moxibustione (Moxa), pratica sicura e non invasiva che affonda le sue radici nella medicina tradizionale cinese e si avvale del calore prodotto da un sigaro di artemisia ardente, che viene avvicinato ripetutamente all’estremità del mignolo del piede della mamma, corrispondente al meridiano utero-vescica. L’obiettivo è quello di accompagnare l’energia vitale tramite il calore all’interno dell’ambiente uterino, per stimolare il movimento del bambino e favorire la sua rotazione.
La Moxa è più efficace se ripetuta quotidianamente per una decina di giorni circa: potremo raggiungervi direttamente al vostro domicilio o incontrarci in studio per praticarla insieme, poi vi daremo le indicazioni necessarie per proseguire in autonomia il trattamento e delle strategie mirate per aumentare la possibilità di rotazione.
La moxibustione può inoltre essere praticata per la cura di eventuali disturbi della gravidanza e problematiche dell’allattamento, con benefici immediati, e nell’induzione naturale del travaglio.
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